Le nostre immortali sorelle,scrivono Elizabeth Foley e Beth Coates, “racchiudono in sé gli opposti, rifiutano distinzioni binarie e rimescolano gli archetipi, tanto che possono essere promiscue o asessuate, portare conforto o angoscia, donare vita e morte”

L'articolo Un po’ Atena, un po’ Oshun, un po’ Bastet: dalle dee abbiamo solo da imparare proviene da Il Fatto Quotidiano.

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