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A fine dicembre è partita la campagna «Spegniamo l’odio» di Arcigay, con un video realizzato da Lattecreative, che mette assieme frasi pesantemente omofobe pronunciate da personaggi pubblici (da Vittorio Sgarbi a Donatella Santanchè, dal prosindaco Gentilini di Treviso a Alessandra Mussolini), ma anche da persone comuni (un edicolante, una suora) in un crescendo angosciante. Il video è forte, d’impatto: alla fine la nausea arriva al culmine e il pensiero va subito a cosa puoi fare, in concreto, per metter fine a quello schifo. C’è una petizione da firmare? E firmi (se non hai la nausea anche per le petizioni, ovviamente). Insomma la cosiddetta call to actionè ben innescata.

Però vorrei fare un ragionamento. Se il video punta solo a ottenere alcune decine di migliaia di firme da parte di coloro che sono già intimamente convinti che l’omofobia vada combattuta con tutti i mezzi, ottiene il suo scopo. Dal 20 dicembre a oggi, infatti, la petizione ha ottenuto circa 53.000 firme.

Se invece inquadriamo il video nel contesto più ampio della lotta contro l’omofobia e la transfobia, sono perplessa. Per aumentare il numero delle persone sensibili su questi temi, in Italia bisogna infatti lavorare su coloro che a parole non si direbbero mai omofobe, ma in cuor loro pensano che i gay, le lesbiche, le persone transessuali e bisessuali “qualche stranezza” ce l’abbiano davvero, mentre è certo meglio (e normale) essere eterosessuali. Perciò la battutina omofoba se la lasciano scappare, eccome. Succede nelle migliori famiglie, specie in Italia: si può essere progressisti, si può essere illuminati e colti, ma sul mondo LGBT si può essere semplicemente molto disattenti e dunque ignoranti, nel senso che non si sa, non si vede e chissenefrega.

A queste persone – la maggioranza – il video non dice niente, perché ognuno/a di loro si autorappresenta come (si racconta di essere) NON omofobo/a anche se è distratto/a sul tema, o semplicemente se ne frega. In più, tutta la negatività che il video esprime si appiccica al mondo LGBT, lasciando la spiacevole conferma che il mondo LGBT sia triste e anomalo, perché composto da persone che subiscono insulti e violenze tutti i giorni e da tutte le parti, persino sui media. Insomma, meglio essere etero – pensa la maggioranza di etero disattenti e distratti – perché che sfiga essere LGBT, guarda quante gliene fanno. Cioè, per carità, ho un sacco di amici gay – pensa la maggioranza di etero disattenti e distratti – ma è molto meglio essere etero, che la vita dei gay è dura e difficile.

Detto in altri termini, credo che per combattere davvero l’omofobia e la transfobia occorra mostrare innanzi tutto e ripetutamente che le persone LGBT sono persone normali, non “personaggi strani”: non indossano necessariamente piume di struzzo, non passano la vita in luoghi torbidi e promiscui, non sono “malati”, né vengono sempre sempre e solo insultati e offesi. E tutto ciò bisogna mostrarlo in positivo, non attraverso i “non” che io stessa ho appena elencato, ma offrendo immagini di normalità, mescolanza, combinazione serena e quotidiana di tutti i generi e tutti gli orientamenti sessuali. Altrimenti, avrai anche ottenuto qualche firma in più per la petizione di turno, ma nel frattempo hai contribuito a far circolare le stesse frasi omofobe che volevi eliminare.

Questi sono i video da cui è stato estratto l’audio usato nell’animazione:

“Faccia pulizia etnica dei culattoni!” Omofobia diffusa dal Prosindaco di Treviso Giancarlo Gentilinihttp://youtu.be/OdmLuZXb0Ak&t=9s

“l’omosessualità in realta è un disagio” Omofobia diffusa dall’Avv. Giancarlo Cerrelli – Vicepresidente Giuristi Cattolicihttp://youtu.be/T05UXNjIqR0?t=12m34s

frocio di merda, senza offesa per i gay eh Omofobia diffusa da Pino Scotto mentre risponde ad un insulto omofobohttp://youtu.be/31D6Z0WNF6g?t=9s

“questi cessi umani, questi aborti di natura, immondi” Transfobia diffusa da ascoltatrice di Radio Padania mentre offende persone Transhttp://youtu.be/k_jXOWjh97A?t=1m2s

“tu sì ricchione, io no!” Omofobia diffusa da Mariano Apicella mentre offende Malgioglio:http://youtu.be/afrKmmVgQlk?t=0m49s

“sono malati!” Omofobia diffusa da Romano La Russahttp://youtu.be/4Fg1f4ZpJKo&t=2m13s

“con quel sorrisino da checca isterica” Omofobia diffusa da Vittorio Sgarbi mentre offende Gianni Barbacetto:http://youtu.be/9pRagS8rYic?t=3m36s

“l’omosessualità è una delle tante malattie che contrae l’essere umano. è una malattia proprio” Omofobia diffusa da Padre Livio mentre trasmette da Radio Maria:http://youtu.be/3ArB9nH5xWw?t=3m44s

“Vorrei l’anatema della chiesa. e la chiesa tace!” Omofobia diffusa dal Prosindaco di Treviso Gentilini in TVhttp://youtu.be/Nyy1jjIBFDM?t=1m41s

“cosa ne pensa delle coppie gay?” “che vanno atterrate, annientate!” “viva la famiglia, abbasso i gay” Omofobia diffusa da una Suora al Family Dayhttp://youtu.be/8rDvLbC1cho?t=5s

“io dico: pe’mme voi fate schifo come donne, perché la vostra intimità dovete farla a casa al chiuso” Omofobia diffusa da un Edicolante a Napolihttp://youtu.be/VN0f3lDYolc?t=3m24s

“si veste da donna e crede di poter dire tutto quello che vuole” Transfobia diffusa da Alessandra Mussolini mentre offende Vladimir Luxuriahttp://youtu.be/qQ6tIeezknc?t=4m55s

“meglio fascista che frocio” Omofobia diffusa da Alessandra Mussolini mentre offende Vladimir Luxuriahttp://youtu.be/qQ6tIeezknc&t=5m6s

“parliamo di persone malate!” Transfobia diffusa da Daniela Santanchèhttp://youtu.be/gXHQ_9eW4ow?t=2m32s

Archiviato in:comunicazione sociale Tagged: Arcigay, Lattecreative, Spegniamo l'odio

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