di Daniela Tuscano

Nell’istituto dove insegno è stato allestito un presepe semplice ma evocativo. Le scritte “PACE” in polistirolo circondano la Sacra Famiglia al posto di pecore e pastori mentre altri biglietti e immagini richiamano luoghi devastati, Gaza che “sta scomparendo”, l’Ucraina e conflitti ormai rimossi: Siria, Yemen, Armenia, Sud Sudan…Ma oggi il nuovo presepe sono loro: Nahida e Samar Antoun.

Un presepe al femminile. Samar è stata la Gesù per la madre Nahida. L’ha coperta prima di restare uccisa durante un attacco a sangue freddo da parte di cecchini israeliani, in una chiesa di quella Gaza in agonia che ospitava sfollati, anziani e disabili.Samar non ce l’ha fatta.

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