Sono 108 a oggi le vittime di femminicidio.

Una strage senza fine, senza controllo, senza pietà.

Gli autori sono padri, mariti, fidanzati, familiari di cui queste donne si fidavano e a cui si affidavano.

Tutti uomini violenti, crudeli, apparentemente normali, innamorati e premurosi compagni di vita, persone che dicevano di amare, ma che sono stati capaci di aggredire, strangolare, avvelenare, sfregiare con l’acido, accoltellare brutalmente, distruggere.

Il tutto eseguito in modo selvaggio, come se fosse il più naturale degli atteggiamenti d’amore.

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