Di Tiziana Schiavarelli

In un negozio di computer. Sono lì che aspetto il mio turno per risolvere un problema sul cellulare.

C’è da aspettare un po’. Osservo la gente intorno a me. Una donna con suo figlio. All’apparenza sembra una mia coetanea, jeans e camicia, sandali di plastica e smalto sulle unghie tutto sberciacchiato. Parla col suo bambino e mi accorgo che non è italiana. Forse albanese. L’operatore intanto le sta configurando un computer e le chiede i dati anagrafici.

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