Gli atleti paraolimpici russi non vengono salvati, dallo Sport.

di Daniela Stasi

Vittime di Putin e vittime della propria disabilità, invece di venire accolti vengono esclusi dalle loro Olimpiadi, a Bejing 2022.

Con quale spirito, gli altri atleti gareggeranno?

Lo Sport, chiedo a voi, non poteva imprimere la propria svolta, alla guerra?

Non poteva mutare il paradigma, sublimandolo, dell’appartenenza etnica come stigma, in caso di conflitto?

Si parla di donne e uomini che, per anni, superando impedimenti fisici inimaginabili rispetto ai cosiddetti normodotati, fino a divenire atleti eccelsi, attendono l’appuntamento olimpico per dare prova, prima di tutto a sé stessi, dei progressi fatti; mentre non è raro vederli tifare anche per le vittorie altrui, frutto di un comune dolore.

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