Manca ormai poco all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Sembra veramente incredibile, indecente, che nel  secolo delle grandi promesse, dei proclamati cambiamenti, dell’era digitale, dell’espansione robotica, della globalizzazione, si debba ancora discutere se sia possibile che una donna arrivi al Quirinale. Mentre in altre nazioni di donne presidenti ce ne sono state e ci sono. Stante che l’art. 84 della nostra Costituzione indica che “Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d’età e goda dei diritti civili e politici” non si riesce ad individuare un argomento valido che giustifichi la freddezza, il cinismo, l’ipocrisia con cui viene accolta anche solo l’ipotesi di una donna al Quirinale.

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