Ieri mi trovavo su un treno della Metropolitana milanese quando ad una fermata salgono tre ragazzi che educatamente si dirigono verso una zona libera da passeggeri per mantenere le ormai note distanze di sicurezza. Uno di loro per un imprecisato motivo esordisce con mio stupore pronunciando ad alta voce una bestemmia, la più altisonante, quella che va scolpire proprio Lui: Dio. I casi della vita… dove ha pronunciato la parolaccia sacrilega? Davanti ad un suora di mezza età seduta difronte a me.

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