Di Stefi Pastori

Guardando il programma gestito da Nicola Porro, Quarta Repubblica, mi sono imbattuta per caso nella notizia della Magistrata che non ha denunciato la molestia sessuale su di lei da parte di un collega, Magistrato anch’egli. Nonostante si invitino le donne a denunciare, siano essi partner, ex, fidanzati, padri, o fratelli, una Magistrata non l’ha fatto. Una Magistrata. Il CSM le ha “consigliato” di non farlo, perché la violenza sessuale da lei subita è “un fatto privato”.

A prescindere che se il CSM, cioè il Consiglio Superiore della Magistratura, si permette di sconsigliare le denunce di reati, ogni donna si sentirà giustificata a non denunciare i soprusi subiti, come se già non bastasse avere l’autostima ai minimi livelli, magari dopo anni di maltrattamenti, in quanto filosofa e scrittrice impegnata da oltre 14 anni nella lotta contro la #violenzasulledonne, è mio vivo desiderio sottolineare che:

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