Fa pena Spelacchio, l’abete rosso che illuminava (si fa per dire) il Natale di Roma, giunto agonizzante alla mèta e dichiarato ufficialmente morto. Fa ancor più pena adesso, nella seconda parte delle feste.
Per taluni i suoi rami poco fronzuti sono un’allegoria del degrado in cui versa la capitale. In realtà quel simulacro di natura non rappresenta altro che se stesso, ed è già troppo.