IL CROMATISMO ESASPERATO DI UN AMORE – BÉLA BARTÓK E LA VIOLINISTA STEFI GEYER

di Francesca Bonaita

stefi geigerbela-bartokIl primo concerto per violino e orchestra di Béla Bartók dimostra come un’opera artistica possa, e voglia, concentrare in sé i motivi di un amore intenso, a tratti esasperato e volutamente cristallizzato, nel susseguirsi di sentimenti ondivaghi e alterni, in una forma compiuta e astratta. La traduzione in musica della parabola del sentimento amoroso prende corpo nel 1907 con l’avvio di un motivo sonoro, solo quattro note in successione (re – fa diesis – la – do diesis) che entrano prepotentemente nella testa del compositore ventiseienne, al solo pensiero di una giovane e talentuosa violinista, Stefi Geyer, conosciuta presso l’Accademia di Musica di Budapest.

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