Paola Masino è stata la prima donna, nel 1933, ad ottenere un riconoscimento, il secondo posto, al Premio Viareggio con il romanzo “Periferia”. Solo una targa commemorativa la ricorda nella casa in cui visse a Roma insieme a Massimo Bontempelli.

Anche lei fa parte di quella folta schiera di autrici dimenticate. La possiamo definire un’intellettuale eclettica: la sua produzione letteraria comprende racconti, romanzi, poesie, libretti d’opera, articoli per riviste e giornali. Condusse anche programmi radiofonici. Figlia di Enrico Masino, funzionario del ministero dell’agricoltura, e dell’aristocratica Luisa Sforza, era nata a Pisa il 20 maggio 1908 ed era cresciuta in un ambiente familiare intriso dalla passione per la musica e la letteratura.

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