Ha iniziato come grafica pubblicitaria e poi, all’Accademia di Brera, si è innamorata dell’acquerello, dei gessetti, dei pastelli e dei colori ad olio, trovando in ognuna di queste tecniche le sue occasioni di crescita e di trasformazione. Perché Renata Picchi è un’ artista- che preferisce essere soltanto definita “una creativa”- a tutto tondo, di quelle che non separano l’arte dalla vita, visto che l’arte ce l’ha nel sangue.

Una delle caratteristiche di noi donne é la tendenza ad essere “Una”, a non separare quello che siamo da come ci mostriamo né il nostro sentire nella vita privata e nel nostro lavoro.

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