di Francesca Romana Di Fiore
«Quando ritardo a’ miei pensieri il corso, /donna d’impero degna, i vostri pregi/ tesser volendo e ‘l nome vostro in rime, /veggio farmisi innanzi, al primo occorso,/ invitto duce e cavalieri egregi […] Ben si potrian lodar (non forse appieno)/ gli occhi e ‘l volto sereno;/ ma, in descriver di voi l’intera parte,/ vinti sarian gl’ingegni, e vinta l’arte» (Rime Eroiche, Canzone VIII).