ATTIVISTE COSTRETTE AL SILENZIO. In un sistema pervaso da una millenaria tradizione patriarcale di cui la misoginia è certo l’espressione più evidente, quello relativo alla parità di genere appare un concetto quasi ai limiti della blasfemia.

L’autorevolezza dell’uomo in ogni ambito della quotidianità (talvolta avvalorata dai vertici istituzionali e clericali per ragioni funzionali al potere) può essere indubbiamente ritenuta alla genesi dell’emarginazione femminile sin dagli albori del percorso umano.

Sarebbe ovviamente azzardato ed eccessivo individuare nella forzata passività delle dirette interessate (relegate a una dimensione puramente biologica e servile dell’esistenza) una tacita quanto obbligata condiscendenza alla sottomissione; tuttavia la complementarietà della rassegnazione al dominio resta innegabile.

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