Nonostante una partecipazione sempre più attiva alla crescita economica del paese, le donne continuano infatti a subire una quotidianità circoscritta alle mura domestiche, che non contempla interazioni estranee alla sfera familiare.

Molti doveri e nessun diritto.

Soggette all’autorità maschile (espressione del retaggio patriarcale incombente ovunque) e schiavizzate dai rigidi dettami imposti dalla legge shariatica vigente, si ritrovano immancabilmente a subire gli effetti deleteri della marginalizzazione sociale. Costrette ad assecondare la volontà altrui a scapito della propria: l’obbedienza assoluta e silenziosa agli uomini ( parenti, imam o eventuali insegnanti) resta un imperativo categorico da non trasgredire.

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