L’offerta televisiva, già di per sé vergognosa da giugno fino a settembre, è oltremodo offensiva. Offensiva perché basata sul più bieco regime binario secondo cui i maschi guardano il calcio e le femmine i film romantici.

In questa estate che stenta a decollare, il sole sembra un’ inutile chimera per molti giorni a settimana. Piogge torrenziali, quando non addirittura grandine e neve, ci stanno accompagnando ben oltre il volubile mese di marzo. Viene quasi spontaneo aspettarsi un adeguamento dei palinsesti televisivi, nonostante la nuova moda dilagante dello streaming o delle pay tv.

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