Quando mi hai proposto di leggere Fabiola, Storia di una trans, ho accettato con molta curiosità ma, non lo nego, con un certo timore.
Sono stata abituata ad associare la parola transessualità alla sofferenza, al dolore, ai patimenti del corpo e dell’anima che accompagnano ogni difficile momento di persone nate in un corpo sbagliato, nel quale non si riconoscono e quindi non si accettano.