Nonostante i settant’anni passati Mafalda era una donna dinamica ardimentosa, di aspetto ancora giovanile, nonostante le rughe marcate che le solcavano il viso e che non voleva eliminare. E le piaceva chattare.

di Giuditta Abatescianni

Come ogni mattina Mafalda, subito dopo aver sorseggiato il caffè, accendeva la prima sigaretta con voluttuosa avidità e incurante del disordine in cucina si sedeva alla scrivania e tramite il computer si collegava a facebook e chattava con il tizio che diceva di chiamarsi Mauro e con cui aveva stabilito da tre giorni una fitta conversazione.

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