La lesione dei diritti primari della persona, costituzionalmente protetti cagiona un illecito civile  dà luogo alla legittima azione volta al risarcimento dei danni non patrimoniali.

Ci si chiede se l’inosservanza degli obblighi genitoriali di cura, mantenimento, educazione ed istruzione integra la lesione dei diritti inviolabili dei figli, con conseguente condanna dell’ascendente al risarcimento del danno anche non patrimoniale, e in particolare di quello esistenziale, sofferto dagli stessi figli. La Suprema Corte, con una recente sentenza, ha risposto positivamente al quesito. E’ la storia di un figlio non riconosciuto che, divenuto adulto, ha chiesto, previo accertamento della paternità, la condanna in suo favore di una somma pari all’assegno di mantenimento, mai ricevuto, capitalizzato per un certo numero di anni, a titolo di risarcimento per il danno sofferto.

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