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Jinan, la yazidadai jihadisti nell’agosto del 2014, con la madre e il marito (Foto Emilien Urbano)

«Quanto doveva essere alto il rogo che ha bruciato le nostre sorelle a Mosul per mano di Daesh per mostrare a tutti che nelle aree di guerra le vite delle donne hanno meno valore del petrolio o delle opere d’arte trafugate?».  Con questa domanda l’Udi ci chiede di intervenire per ricordarci che la responsabilità è dei carnefici di turno.

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