Caro presidente della Repubblica, Se nel suo messaggio sulla maternità, apparso sul Corriere della Sera avesse fatto uno sforzo in più, provando ad ampliare l’orizzonte sul vasto panorama delle diverse forme di famiglia che ormai «popolano» la nostra società, non starei qui a fare la fatica di replicare (per giunta con la consapevolezza che è molto improbabile che Lei frequenti questo social network e dunque possa leggerla). Alla fine, però, ha vinto l’impulso di raccontarle altre vite «normali». Ad esempio lei sa che tutte quelle belle parole sulla maternità potevano riguardare nuclei monoparentali, madri che fanno anche da padri e viceversa? Le statistiche ci parlano di una condizione che segue un divorzio, ma può accadere per una gravidanza extraconiugale o per un lutto improvviso.

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