Un paradosso: di musica le donne ne hanno sempre scritta e suonata moltissima. E ne hanno pubblicata (o è stato permesso loro di pubblicarne) poca. Così bisogna andare a cercarla. E alla fine è più facile farlo in posti immensamente ristretti. Come i campi di concentramento. Francesco Lotoro, docente di pianoforte al Conservatorio U. Giordano di Foggia e fondatore dell’Istituto di Letteratura musicale concentrazionaria (oggi divenuto Fondazione), è considerato il massimo esperto di musica scritta in prigionia. Da 26 anni gira il mondo per rintracciare, recuperare, registrare, archiviare, confrontare la musica che, tra il 1933 e il 1953, migliaia di prigionieri (per motivi razziali, politici, di guerra) scrissero nei campi, dall’America del Sud all’Himalaya, dalla Polonia all’Africa, dall’India alla Siberia.

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