In una sala storica e istituzionale del Comune di Padova, strapiena di pubblico, una bimba arriva saltellando al tavolo dei relatori e interrompe l’intervento della sua mamma. Chiede attenzione. Pretende ascolto. La sua mamma e i relatori e il pubblico si fermano. L’ascoltano. Dimostrano di vederla, di dare importanza alla sua voce. Più importanza alla sua voce, in quell’istante, che a tutto il resto. Se ciò accade, un altro mondo è possibile.

Un mondo dove una bambina cresce sentendosi vista, considerata, protagonista.

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