La buona notizia è che l’Italia ha detto il primo sì alle unioni civili. Con un ritardo di molti anni rispetto alla media europea (Danimarca 1989, Francia 1999, Germania 2001, Gran Bretagna e Spagna 2005: solo per citare alcuni Paesi non lontani), il Senato ha approvato il riconoscimento di quelle che il provvedimento chiama “formazioni sociali”. Meno tradizionali delle “formazioni” alle quali culturalmente siamo abituati, tuttavia “formazioni” tutelate dall’articolo 2 della Costituzione. E’ un cambiamento segnato dalla fatica e dai compromessi.

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