La macchina da scrivere uccide la letteratura? La domanda vi sembra insensata? Ma è proprio quello che ci si chiedeva a inizio Novecento quando le gigantesche Remington cominciarono a troneggiare sulle scrivanie degli scrittori e i poveri intellettuali, terrorizzati da una tecnologia così invasiva, cominciarono a dettare i loro scritti alle segretarie. Henry James ebbe la fortuna di trovarne una che era una sua estimatrice e una raffinata critica letteraria: la “suffragetta” Theodora Bosanquet. Theodora gli rimase accanto dal 1907 al 1916, anno della morte del romanziere statunitense.

Leggi tutto