(e forse neanche aiuta)

Se le parole sono importanti, quelle con cui il legislatore indica espressamente i risultati che si propone di ottenere lo sono più di molte altre: consentono di valutare se l’intervento normativo abbia avuto l’effetto auspicato e se l’impiego di risorse pubbliche sia stato realmente produttivo. L’intento perseguito con l’introduzione del  bonus bebè è dichiarato chiaramente nella legge di stabilità per il 2015: «incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno», mediante una erogazione mensile (80 euro per i redditi inferiori a 25.000 euro annui; 160 per quelli inferiori a 7.000) per ogni figlio nato o adottato tra il 1º gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017.

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