«Come mai vuoi partecipare a questo film?» veniva chiesto agli adolescenti che poco più di un anno fa si presentavano ai casting aperti per Un bacio, il film che stavo per girare.

«Perché so che parla di bullismo». È stata una delle risposte più frequenti, più delle risposte legate alla voglia di fare un’esperienza diversa, al desiderio di diventare popolari, alla passione per il cinema o la recitazione.

Degli oltre 1500 ragazze e ragazzi che ho incontrato, molti, moltissimi avevano una storia da raccontare, una storia di soprusi subita anni prima, o una vecchia vicenda di bullismo a cui avevano assistito ma nella quale non avevano avuto il coraggio di intervenire.

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