Alle sette di sera ragazzi in gruppo si riversano alla spicciolata fuori dalla stazione di fronte al Duomo di Colonia, in mano le bottiglie di birra già aperte. Li aspettano i locali lungo il Reno stracolmi di gente: entra solo chi ha prenotato il biglietto da giorni. Tra i tavoli va in scena l’ordinaria trasgressione del Carnevale, fuori è festa a metà.

La piazza del Duomo che a Capodanno è stata teatro dei furti e delle aggressioni che hanno scioccato la Germania (mille le vittime, oltre 750 i reati denunciati, tra cui 433 casi di molestie sessuali, e 43 persone indagate, in maggioranza giovani migranti marocchini e algerini) è solo un punto di passaggio semivuoto: «È diverso dal solito — dice Sabine, 40enne di Colonia vestita da rana —.

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