Quel giorno alla settimana che Silvia Cafagna può lavorare da casa facendo ricorso allo «smart working» guadagna almeno un’ora e mezza: è il tempo che impiegherebbe, tra andata e ritorno, nel tragitto da casa al Vodafone Village — periferia sud-ovest di Milano — dove lavora da cinque anni ed è social media manager.

Cafagna, 30 anni, una laurea in antropologia culturale e in lingue orientali, un master in comunicazione d’impresa e marketing, è tra i 3.500 lavoratori del colosso telefonico che ha scelto questa modalità di organizzazione del lavoro.

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