«Qualcuno che ci venda metilfenidato\destroamfetamina? È una cosa seria». La richiesta di farmaci stimolanti, definiti cognitive enhancer nel mondo anglosassone, appare su un gruppo Facebook di studenti dell’Università Bocconi. Le reazioni sono per lo più sospettose. Prudenti. «Senza ricetta è illegale», ammonisce qualcuno. «Cosa non si fa per eccellere», commenta qualcun altro. Il punto è proprio questo: l’ansia da prestazione che, dalle élite accademiche ai lupi di Wall Street, sta cambiando l’approccio all’assunzione di sostanze.

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