Uno sbuffo di fumo preceduto da un lampo assordante che, per una volta, non cela il corpo straziato di un uomo, una donna o magari un bambino. Un’esplosione secca, seguita per una volta da grida di gioia. Perché era l’ultima: il Mozambico è, da ieri, un Paese «libero dalle mine», come ha affermato Oldemiro Baloi, il ministro degli Esteri e della Cooperazione di Maputo, nel corso di una festosa cerimonia. «Ora siamo affrancati dalla paura».

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