A New York, nel pieno della Depressione, sceglie come studio-abitazione il Chrysler Building. Il suo appartamento è al 61° piano. Da lì vede i doccioni zoomorfi a cavallo dei quali si fa ritrarre mentre dà forma alla vertigine. Margaret Bourke-White negli Anni 40 è a Mosca durante l’invasione nazista, poi a Buchenwald con l’esercito americano, infine in India durante la lotta di liberazione. Ma già nel 1936 la sua fotografia della diga di Fort Peck, in Montana, sulla copertina del primo numero di Life, segna la svolta nella storia della fotografia al femminile.

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