I nomi più importanti nella storia di Veronica (che preferisce farsi chiamare Vera) sono tutti femminili: nonna Anna, le colleghe Stefania e Marcella. E da un anno anche Lisa, sua figlia. Alla quale vuole insegnare un solo valore, per poi dare spazio alle sue sane imperfezioni: non discriminare nessuno. Ecco la storia di oggi di workHer su donne e lavoro.

«Ho sempre avuto una predisposizione nell’aiutare le persone malate, l’istinto a fare l’infermiera, per questo non so indicare un momento in cui ho iniziato ad avere questo desiderio.

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