Quando i risultati degli esami di fine anno sono stati pubblicati, Mariam Malak si è precipitata. Da quel voto dipendeva il suo futuro: l’ammissione alla facoltà di medicina. L’occhialuta diciassettenne del sud dell’Egitto era abbastanza tranquilla: aveva preso sempre ottimi voti, 96 e 98 su 100 nel primo e nel secondo anno delle superiori.

Arrivata davanti al tabellone, ha cercato il suo nome in alto, tra i risultati migliori. Niente. Ha continuato a scorrere la lista con lo sguardo e col cuore sempre più pesante.

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