Il primo pensiero che ho avuto quando ho letto della morte di Wes Craven: oh, no. Il secondo: bene, adesso potrò godermi la retrospettiva che di certo la tv gli dedicherà e (ri)guardarmi tutti i suoi film. L’ho detto ai miei colleghi che hanno risposto con un sorriso perplesso. Ci sono abituata: quando confesso la mia passione per il cinema horror le reazioni sono sempre di stupore e perplessità. I film horror, nell’immaginario collettivo, sono roba da adolescenti maschi.

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