I bambini hanno delle risorse segrete con le quali affrontano il mondo. La prima è una straordinaria capacità di adattamento: al trasferimento in un’altra casa e in un’altra scuola, alle amicizie che cambiano, all’indifferenza, al disamore, persino all’abbandono. Li pensiamo fragili, ma è un giudizio affrettato (verrebbe da dire interessato) utile a giustificare soprattutto a noi stessi l’ansia di controllo. Usano le risorse dei loro anni — il gioco, la fantasia, la creatività — «non solo per sopravvivere, ma per procedere verso l’età adulta restando fedeli a se stessi, al nucleo della propria identità», scrive Silvia Vegetti Finzi.

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