Detroit. Fuori, sul campanello, c’è scritto Franklin. Dentro, c’è Aretha. Carmen Consoli è appena entrata, tiene in mano due sporte della spesa stracolme. «Arrivo dal mercato, mi ero cercata l’indirizzo su Internet prima di partire perché in aereo non potevo portare niente… La ricotta infornata te la faccio assaggiare quando vieni in Sicilia». L’obiettivo segreto dell’incontro è questo: convincerla a volare, lei che ha paura e si muove solo in pullman, fino a Puntalazzo, sulle pendici dell’Etna, per farla dormire nella stanza dei pensatori dove è stato pure Stendhal, e farle assaggiare i prodotti del suo orto, concimato con la terra del vulcano.

Leggi tutto