La questione delle pari opportunità non è più soltanto legata allo schematismo atavico dell’uomo procacciatore di cibo versus la donna custode del focolare. Il gender gap, tesi sulla quale convergono diversi studi statunitensi nell’ambito delle scienze sociali, non dipende tanto dai pregiudizi culturali, quanto dalla mancanza di politiche adeguate a sostegno della paternità. Tradotto: se i giovani maschi degli anni Duemila vorrebbero bilanciare al 50 per cento lavoro e famiglia – sì alla carriera, ma senza rinunciare al ruolo di partner collaborativo alle prese con pappa e pannolini – quando le responsabilità aumentano eccoli arretrare, loro malgrado, su posizioni più tradizionali.

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