Qualcuno avrà letto, in questi giorni, del corteggiamento da parte degli autori del Grande Fratellonei confronti di alcune twitstar. Il motivo è intuibile: se ci sono persone che hanno un grande seguito sui social network, questo grande seguito andrà automaticamente a favore della trasmissione qualora accettassero di partecipare. Ecco, bene, bravi. Le twitstar, comunque, hanno detto no grazie, ma non è questo il punto: lo stesso ragionamento viene applicato, proprio in queste settimane, anche da alcuni (grandi) editori. Funziona così: il tuo Klout score è alto? Sei molto apprezzato su Facebook, Twitter, blog? Bene, scrivi un libro per noi. Per essere precisi, un ebook. Non ti diamo nemmeno un centesimo di anticipo e le royalties sono bassine, ma scrivilo lo stesso, qualunque cosa sia, e già che ci sei impegnati a promuoverlo sui tuoi canali. Non ci interessa se hai qualcosa da dire, ci interessa la tua popolarità, perché siamo certi che se sei influente quando scrivi status e post lo sarai anche come autore. Domanda legittima: ma non dovreste cercare testi interessanti prima di cercare autori con micro o macro fama sul web? Risposta possibile: quello era un altro tempo, adesso la cose funzionano diversamente, cosa credi? Seconda domanda più che legittima: ma scusate, a questo punto non faccio prima ad autopubblicarmi, così mi prendo tutte le royalties e lo promuovo come pare a me? Risposta possibile: ehi, vuoi mettere? Noi siamo l’Editore. Buon week end.

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