Punto, a capo, tre spazietti. Così si diceva un tempo, così facevo quando nel mondo che fu iniziavo a scrivere i primi articoli, ed era davvero lontano, quel tempo, erano addirittura gli anni di Notizie radicali, agenzia di stampa quotidiana era la dicitura, e doveva essere per le tre del pomeriggio sui tavoli dei giornalisti, sosteneva Marco Pannella, e aveva ragione. Il punto a capo tre spazietti si batteva a macchina sulle matrici per il ciclostile, e accanto alla macchina da scrivere c'era una boccettina con un liquido fucsia che sembrava smalto, e che serviva a correggere gli errori (in effetti funzionava come lo smalto: una pennellata sopra la parola sbagliata, poi soffi, poi ci riscrivi sopra quando si è indurito).

Leggi tutto