Cose belle, in ordine sparso. Se fosse un inventario di George Perec conterrebbe numeri, cercherebbe di inglobare il mondo intero, ma non lo è. Non è una lista, niente vertigini, niente elenchi. In questa mattina dove la primavera si tocca, provo, proviamo, a scrollare di dosso la paura, la tristezza, l'incredulità. Non è una lista, ripeto. Non è il primo sorso di birra, non è una vecchia rubrica di Cuore. E' la volontà, almeno per un giorno, di pensare alla bellezza.

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