E' da aprile che aspettiamo. E c'è che aspetta da più tempo, le famigerate casette. Ieri se n'è infine parlato, della situazione di chi appunto attende e viene lasciato solo. E oggi Paolo Rumiz usa le parole giuste per chi sta gestendo la situazione nelle Marche: "tignosi burocrati", scrive su Repubblica. Riporto  l'articolo di Mario Di Vito per Il manifesto: senza commenti, perché che altro dire, quando sono mesi che si parla di questo e neanche se ne accorgono, quelli sempre pronti a indignarsi per il fatto del giorno, quelli che spuntano dai recessi dei social urlando e minacciando e di null'altro si accorgono se non della propria stessa rabbia? (NB: da domani a domenica sarò alla festa di Radio3 a Forlì, il blog va in pausa, e forse ce n'è bisogno)

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