Per Robinson di domenica scorsa ho scritto questa rubrica:

"Da qualche tempo appare su Facebook una pubblicità che suggerisce di trasformare la tua bacheca in un libro: sono diverse le app che offrono il servizio, allettando il navigatore con frasi come “finalmente le tue foto, i post e i commenti degli amici guadagnano dignità letteraria”. In fondo, aggiungono, la tua vita non è già tutta qui? Perché non salvarla dall’effimero e trasformarla in una copia cartacea “per salvare i ricordi più belli”? Perché no, viene da rispondere: la scrittura dei social è concepita per colar via come acqua dal fondo di un sacchetto di carta, ed essere dimenticata.

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