Chi è rimasto, ha gli occhi scintillanti di paura, eccitazione, trauma. Fa cose. Qualunque cosa. Pulire il pavimento di un bar attraversato dalle crepe. Cercare un capannone dove aprire l'officina. Raccontare, e la storia è quella, sempre. La prima scossa, mercoledì  26 ottobre. Qualcuno dopo quella scossa ha fatto uscire di casa gli anziani genitori. Per fortuna, perché la seconda, quella delle nove di sera, ha fatto esplodere muri e finestre che si sono abbattuti dove i genitori avrebbero potuto essere: il tavolo dove si cena, il letto.

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