«Cerco me stessa, le mie storie. Nella corda appesa alla sedia di legno, nei nodi dell'ulivo di duemila anni, nell'ultimo sguardo accusatorio della civetta impagliata viva alla porta del circolo per scongiurare il malocchio, nel cerbiatto che esce dal fondo del bosco per venire a morire, nell'animale ferito che fugge dal cacciatore - un lupo che trascina con tutte le sue forze il proprio tronco spezzato. Nelle immagini sempre più terrificanti, in un unico racconto che cresce frantumandosi. Nelle storie che hanno indebolito il suono della mia vita».

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