Il giorno dopo del giorno dopo. Naturalmente si fa il passo sbagliato: ovvero nella legge sul cyberbullismo si introduce il giro di vite e l'aggravio delle pene invece di ragionare su come politica, giornali e televisione rincorrano la rete stessa, e di come le piattaforme social dovrebbero rapidamente accogliere le segnalazioni su testi gravemente lesivi. Non si può certo parlare di questo in una legge: ma prevedere, invece, una diffusa educazione (che coinvolga SOPRATTUTTO gli adulti) all'uso consapevole della rete sì.

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