No, non so da dove cominciare, stavolta. E mi chiedo anche perché stia diventando così difficile parlare di femminicidio. I limiti delle parole, certo: ne scrivevo ieri, ed è e resta il dilemma di chi sa usare quelle, le parole, o prova a saperlo fare, e le vede ricadere, come uccelli uccisi dal gelo, davanti ai fatti che continuano ad accadere. I fatti sono noti: tre donne uccise in una manciata di ore, una quarta morente. Michela Murgia ne scrive oggi su Repubblica, e conclude:

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