Ci sono momenti in cui ho bisogno delle parole degli altri. Succede quando ne usi troppe per troppo tempo, o quando il brusio da social network ti stanca o ti fa cadere le braccia. E' accaduto giusto poco fa: ieri sera ho scritto uno status sugli uffici stampa editoriali - donne, d'abitudine-, e su come si tenda troppo spesso a considerarle cameriere anziché colleghe, al servizio del fulgido critico alpha - maschio, d'abitudine - e ne risultano commenti sulla (troppa) femminilizzazione della letteratura.

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