Tornando a casa, ieri sera, dopo la chiacchierata con Orhan Pamuk, riflettevo sui libri che continuo a chiamare apriporta: quelli che ti fanno capire che leggere è non solo attività piacevole, ma che vuoi continuare a farla, ancora e ancora.

Dunque, ho deciso di omaggiare, di nuovo, Betty Smith, dal momento che siamo in pochi a farlo, e il romanzo che è stato il mio apriporta, Un albero cresce a Brooklyn. Lo faccio perché, quando si discute di personaggi femminili, quasi sempre vengono indicate come esempio da indicare alle lettrici le eroine guerriere: e ci sta, perché anche noi signore mature abbiamo amato molto Beatrix Kiddo.

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